Progetto
Biblioteca
Alla luce del
lavoro svolto nella biblioteca fin da ottobre 2017 presso codesta Casa
Circondariale (vedi punto 1 dell’elenco seguente), si propone un
progetto più articolato che veda la stessa biblioteca come momento di
partecipazione e riflessione da cui potrebbero nascere alcune iniziative
gestite e attuate direttamente dagli interessati.
1)
La
biblioteca ha bisogno di una catalogazione più vicina agli standard
delle biblioteche istituzionali a cominciare da una più precisa
informatizzazione ed anche una riorganizzazione fisica degli spazi: ciò
consentirebbe un più facile accesso al prestito. Con la stampa di un
catalogo diviso per autore e soggetto potrebbe completarsi questo primo
step.
Legato a questo
primo passo potrebbe essere quello di collegare informaticamente le tre
biblioteche interne e di riuscire a rendere fruibile il catalogo con
punti di accesso in rete in tutte le sezioni.
2)
La
seconda parte dell’attività della biblioteca riguarda la sua gestione
quotidiana e il suo rapporto con la fruizione da concordarsi con
l’organizzazione generale della Casa Circondariale e individuando figure
specifiche, formate e responsabilizzate. A questo si lega la necessaria
l’implementazione del catalogo.
3)
Terzo passo potrebbe essere quello di costituire intorno alla biblioteca
un gruppo di lavoro, costituito da associazioni, istituzioni e detenuti,
che ne promuova la fruizione, la lettura dei testi, che affronti
tematiche di cronaca, che comunichi attraverso la redazione di un
periodico anche cartaceo, che svolga una attività di relazione e di
sensibilizzazione a cominciare dai temi del reinserimento sociale e
della legalità.
4)
Altra strada possibile sarebbe quella di inserire la biblioteca del
carcere nel circuito delle biblioteche regionali, e quindi di fornire un
servizio, tramite il prestito a distanza, anche al territorio. Viceversa
potrebbe essere il luogo di ricezione di testi che provengono dalle
altre biblioteche allargando quindi la scelta dei testi per i lettori.
5)
Un
ulteriore sviluppo potrebbe essere quello di collegare le biblioteche
dei tre carceri provinciali e lavorare quindi in rete.
METODOLOGIA
Il progetto è
realizzato dai volontari delle Associazioni con l’intento di costruire
una collaborazione don i detenuti e poi lasciare a questi
l’organizzazione della biblioteca. AI volontari si possono affiancare
all’uopo professionalità specifiche.
TEMPI E MODI
Tutte le fasi del
progetto possono essere avviate nell’anno 2018. Al di la della fase uno
che potrebbero terminare in primavera, le altre fasi saranno più
accuratamente sviluppate alla luce delle potenzialità della biblioteca
riorganizzata.